domenica 27 gennaio 2013

L'APPARENZA
 
Non v'è sostanza
nei suoi gesti venali,
nei passi che muove
guardandosi in giro
civettuola e spavalda.
Cammina per strada
tronfia di sè
mostrando una faccia
che non m'appartiene.
Avvezza a specchiarsi
nelle vetrine
vuol solo apparire
e sentirsi adulare.
Di protagonismo malata
riesce solo a strafare
e, se glielo fai notare,
permalosa e saccente,
tra gente
che osserva,
l'evidenza è pronta a negare.
Di futili cose
si nutre
e non di essere
come dovrebbe imparare;
forse
è per sfuggire ad dolore,
alla vita che scorre,
alla noia che uccide la gioia,
ai pensieri che non fanno dormire
e, di sicuro, alla morte
a cui anche lei deve aprire le porte
se pur non è pronta a partire,
che l' apparenza
indossa una maschera
per non mostrare
la vera essenza.
 
 

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